L"insufficienza venosa è una ridotta capacità delle vene di fare defluire il sangue dalla periferia del nostro corpo al cuore. Quando camminiamo, grazie all"azione della pompa muscolare delle nostre gambe, il sangue defluisce correttamente. Quando siamo seduti o stiamo in piedi per lunghi periodi, invece, il sangue tende a ristagnare aumentando la pressione sanguigna nelle vene che si dilatano. Con il tempo, e in persone predisposte o con fattori di rischio, ciò indebolisce le pareti vasali e danneggia le valvole delle vene, compromettendo il deflusso del sangue e instaurando una condizione di insufficienza venosa. Le vene profonde e i vasi perforanti tollerano meglio periodici aumenti della pressione perché sono avvolti e sostenuti dai tessuti della gamba. I vasi superficiali non sono altrettanto protetti e sono quindi più vulnerabili. Le vene sono i vasi attraverso i quali il sangue ritorna dalla periferia verso il cuore. Rispetto al percorso d"andata, quello di ritorno è, a tratti, più difficile perché "in salita". Più precisamente, il deflusso dagli arti inferiori al cuore è ostacolato e rallentato dalla forza di gravità. Per dirigere il flusso sanguigno verso il cuore e per impedire che il sangue ricada verso il basso, un processo chiamato reflusso, le vene delle nostre gambe sono dotate di un sistema di valvole, particolari strutture in grado di aprirsi quando il sangue fluisce nella direzione giusta e di chiudersi quando il sangue tende a ritornare. Anche la muscolatura delle nostre gambe ha un ruolo importante nell"assicurare un efficace deflusso del sangue: quando camminiamo, i muscoli spremono le vene delle gambe e del piede, spingendo il sangue verso l"alto. Questo meccanismo è chiamato "pompa muscolare". L"insufficienza venosa è un disturbo molto diffuso che colpisce soprattutto le donne: si stima che circa un quarto delle donne nei Paesi industrializzati ne soffra. Più precisamente, dai vari studi epidemiologici condotti emerge una prevalenza del disturbo compresa tra il 50 e il 55% nella popolazione adulta femminile e tra il 10 e il 50% in quella maschile. Sempre secondo studi epidemiologici, l"incidenza annuale (comparsa di nuovi casi in un anno) di vene varicose è pari al 2,6% nelle donne e all"1,9% negli uomini. L"insufficienza venosa non è una malattia grave, ma può diventare cronica , progredendo nel tempo e aggravandosi. Inoltre, già dalle sue prime manifestazioni - gambe gonfie, pesanti e stanche - la qualità di vita delle persone colpite può risultare seriamente compromessa. | ||